img risorgimento020.jpg Schema dello stato secondo lo statuto albertino. Firmata da Carlo Alberto il 4 marzo del 1848, la carta costituzionale così era definita: "legge fondamentale, perpetua, e irrvocabile della Monarchia". Nello statuto i poteri del re vengono limitati, ma è sempre al sovrano che il governo deve rendere conto del suo operato. Nel corso degli anni si affermò il prevalere del parlamento e l'evoluzione da un regime di monarchia costituzionale a quello di monarchia parlamentare. Dopo l'unificazione lo statuto albertino divenne la carta costituazionale del regno d'Italia